lunedì 9 febbraio 2009

Considerazioni metropolitane

Le notizie sono sempre negative: crisi, guerre, violenze, scandali, morti. Il potere è riuscito a creare un'ondata di malessere tale che più nessuno ha occhi per vedere le meraviglie della vita. Come un velo ricopre le nostre città, i nostri quartieri, le strade. Le poche aree verdi che tenacemente resistono sono come sprazzi di luce nel grigiore diffuso.
Qui a Milano il cemento è ormai una colata uniforme che si incunea in ogni angolo, che ruba spazi di vita, così come le notizie rubano spazio alla speranza.
Ciò che maggiormente stupisce non è il furto che viene fatto alla nostra vita, ai nostri luoghi, ai nostri desideri, ma che nessuno alzi mai una voce per dire il contrario.
Il bene e il bello, si sa, non fanno notizia , apparentemente non interessano a nessuno. E' molto più fruttuoso urlare che le città sono invivibili, così che tutti accettino come "normale" il crescere esorbitante dei prezzi per poter godere di qualche giorno di relax a contatto con la natura.
Che l'opinione pubblica sia influenzabile e manipolata non è certo scoperta dei nostri giorni, se già questo veniva denunciato alcuni decenni fa. Il problema, forse, è che non si sentono più voci divergenti, che mai nessuno alzi la mano per dire che la pensa diversamente.
E così continueremo ad essere sommersi dal grigiore, fuori e dentro le nostre case.

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