lunedì 28 febbraio 2011

sulla scuola

Si parla in continuazione di scuola, chi a favore della privata, chi sostiene la pubblica, chi attacca gli insegnanti e chi gli studenti.
Che un Paese che si definisca democratico debba offrire a tutti la possibilità di studiare in una scuola di tutti mi pare un elemento fondamentale, anche se non capisco l'accanimento contro coloro che scelgono una scuola privata dato che la possibilità di scelta è insita nella parola democrazia.
Purtroppo , e lo affermo con certezza in quanto mi occupo da anni di didattica , lo stato della scuola è davvero disastroso ed invece di pensare a cosa fare di concreto per risolvere la questione ci stiamo soffermando sui massimi sistemi.
Non è vero che i ragazzi non vogliono studiare, è una bugia che utilizziamo per giustificare una situazione che sembrerebbe insanabile.
Spesso i ragazzi lamentano di non avere spiegazioni esaurienti da parte degli insegnanti, che assegnano pagine e pagine di storia, geografia o quant'altro senza trasmettere AMORE per ciò che stanno facendo, passione per il loro lavoro e soprattutto per la conoscenza.
Lo sappiamo che ci sono molti insegnanti davvero in gamba e che sono amati dagli studenti e guarda caso si tratta spesso di quelli più severi, di coloro che sono particolarmente seri nel loro lavoro, perchè i ragazzi sanno ben riconoscere ed apprezzare la serietà in coloro che incontrano. Ed hanno bisogno di questo, non di molte chiacchiere, ma che venga loro trasmesso nei fatti l'amore per il proprio lavoro. E solo così, a mio modesto parere, scaturirà in loro amore per lo studio.