domenica 28 marzo 2010

qualche nota sulla dislessia

A PROPOSITO DI DISLESSIA


La dislessia è una condizione ereditaria che rende difficile la lettura, la scrittura e il linguaggio, indipendentemente dall’intelligenza, e che colpisce il 5-6 % della popolazione scolastica.
Lo sviluppo delle conoscenze scientifiche ha permesso di stabilire che si tratta di una caratteristica costituzionale, determinata biologicamente e non dovuta a problemi psicologici o di disagio socio-culturale, in particolare si tratta di un disturbo genetico relativo al cromosoma 6.
La difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura e/o nel calcolo.
Il cervello delle persone dislessiche è caratterizzato da un maggior sviluppo dell’emisfero destro, infatti questi soggetti manifestano forza nelle aree dominate da questo emisfero, quali arte, sport e talento musicale, oltre ad un’elevata capacità di problem solving.

Molti soggetti sono riconosciuti dislessici in età precoce, molti invece solamente da adulti ma il mancato riconoscimento ha importanti conseguenze psicologiche, in quanto determina spesso l’abbandono della scuola e talvolta un futuro professionale di basso livello nonostante le potenzialità di creatività e di intelligenza che queste persone manifestano. Esso, inoltre, influisce negativamente sullo sviluppo della personalità e compromette un adattamento sociale equilibrato.

Per riuscire a leggere e scrivere i dislessici devono impegnare al massimo le loro capacità e le loro energie, si stancano molto ed impegnano molto tempo, sono lenti, troppo lenti, commettono errori, saltano parole e righe.
Un’altra caratteristica che segnala la presenza di dislessia è la sostituzione in lettura e scrittura di lettere con grafia simile quali ad esempio p b d g q - a/o - e/a o suoni simili: t/d - r/l - d/b - v/f.

Molti dislessici hanno difficoltà anche nei seguenti ambiti:
- ad imparare l'ordine alfabetico, i giorni della settimana, i mesi in ordine.
- nell'espressione anche verbale del pensiero, hanno un lessico povero e non memorizzano i termini difficili.
- a riconoscere le caratteristiche morfologiche della lingua italiana; quasi sempre le prestazioni grammaticali sono inadeguate.

Associata alla dislessia è spesso presente anche la discalculia, che implica queste difficoltà :
- imparare le tabelline
- fare calcoli in automatico
- fare numerazioni regressive
- imparare le procedure delle operazioni aritmetiche.

Praticamente tutti i dislessici hanno grosse difficoltà ad apprendere le lingue straniere, in particolare scritte, e la difficoltà maggiore è rappresentata dalla lingua inglese a causa delle differenze molto accentuate tra la scrittura e la pronuncia delle lettere e tra la pronuncia e la scrittura di una stessa lettera in parole diverse.


Anna Bonalumi