sabato 15 agosto 2009

15 agosto

Lo stato di "single" scelto o subito che sia è una situazione profondamente contraria alla natura dell'uomo. L'essere umano, infatti, è fatto per vivere in relazione con gli altri, in contesti familiari e affettivi che gli garantiscano una crescita serena ed una stabilità affettiva che gli consenta di potersi serenamente dedicare ai propri interessi.
Una madre o un padre che debbono crescere da soli i propri figli, un anziano che affronta in solitudine la vecchiaia, un malato che deve badarsi da solo..ma perchè mai nessuno dedica spazio e attenzione a questo? Perchè ci lasciamo stordire e distrarre da tante stupidate, perchè non insegniamo ai giovani a stare attenti a queste situazioni, perchè non ci dedichiamo del tempo l'un l'altro?
Lo so, so bene che ci sono alcuni che lo fanno e ne conosco anche personalmente..ma io mi chiedo perchè sempre più l'attenzione globale viene distratta da altro? A chi porta giovamento il dolore dell'uomo?
Perchè siamo tutti così stupidi da non capire che con il nostro inseguire i modelli propostici stiamo facendo il gicoo di chi ha il potere tra le mani?
Anche nel passato c'erano le persone solo e malate, ma se ne facevano carico tutti, c'era una collettività, una comunità che era presente. Perchè ci siamo lasciati togliere questo mondo? Mi chiedo il perchè? Lo abbiamo lasciato appannaggio di alcuni piccoli gruppi quasi sempre religiosi, dei quali non biasimo certo l'operato, ma era di tutti questo diritto'
Perchè ci avete costruito case che ci isolano al posto dei case che ci permettono di stare in comunicazione?
Occorre fare delle scelte precise, cominciare ad agire, cambiare modo di vivere, andarsene da queste città che ci hanno rovinato con la scusa di trovare lavoro.
Se vogliamo avere una speranza per il futuro occorre cominciare ad agire, altrimenti assisteremo solamente all'annullamento della civiltà perchè là dove non c'è più solidarietà e fraternità tra gli uomini non esiste alcuna civiltà.
Non dimentichiamo che la libertà cammina a braccetto con l'uguaglianza e la fraternità. E non sono parole mie.

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