Capita che il dolore ti serpeggi intorno e non sai come fare per non lasciarlo entrare a sopraffarti-
Lotti. ti indurisci ma lui è come un leone ruggente che gira e gira ed è estenuante combattere.
Il dolore del corpo strazia la carne, ma quello dell'anima toglie il fiato e non c'è più vita allora.
Per tanto tempo mi sono chiesta se l'uomo goda in qualche modo a far soffrire il suo prossimo, colui che gli sta accanto, i più cari, ma non ho trovato risposta.
Perchè una risposta non c'è, non c'è senso nel cercarla e nemmeno la si può attendere.
Il dolore sta lì e non lo puoi eliminare e sai che il tuo non-dolore diviene dolore di un altro e la tua quiete diviene non-quiete di un altro.
E il mondo intorno che gira vorticosamente e si perde nelle sue follie è come l'anta di una finestra che continua a sbattere e fa un rumore insopportabile, rendendo ancora più forte il silenzio
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