Di fronte alla guerra israelo-palestinese ognuno ha la sua da dire: ci sono quelli a favore di Hammas, quelli contro Hammas, quelli che si ricordano dell'olocausto, quelli che se lo vogliono dimenticare..ma a me pare che anche dietro a questa triste storia, tristissima perchè ci sono molti morti di mezzo, si stia creando un grande evento mediatico. Giornalisti, televisioni, fotografi, cameramen che vanno e vengono per il mondo, come se la Guerra (e lo scrivo appositamente con la G maiuscola) fosse uno dei tanti aspetti della società consumistica di oggi . Consumiamo anche le guerre, spettacolarizziamo tutto!!
Leggo nel Times di oggi un articolo interessante in prima pagina che dice "non c'è un bianco ed un nero" ed intende il redattore che non ci possono essere vincitori e vinti in una situazione che si trascina da così tanto tempo.
Condivido pienamente quest'osservazione, chi sa un po' di storia sa come sia sempre difficile, se non impossibile, dare un giudizio non solo in questo evento ma anche in molti altri. Si può solo cercare di comprendere come si sia arrivati a ciò ed imparare dagli errri per cercare di non ripeterli. Ma per fare ciò bisogna uscire dal business.
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