Non sono solita commentare fatti di cronaca, ma questa volta mi sento di
esprimere qualche considerazione in merito ad un tristissimo fatto
accaduto qui vicino, nell'hinterland milanese: Mi riferisco al triplice
omicidio di Motta Visconti, subito dato in pasto a tutti in una piovosa
domenica di giugno ed in merito al quale tutti subito a fare congetture
più o meno azzeccate.
Conosco i luoghi, sono l'immagine della quiete e di un relativo benessere, posti dove la domenica noi
sfortunati cittadini andiamo in visita a quei fortunati amici che "si
sono fatti la villetta", magari con il sacrificio di transumanze
quotidiane da e per Milano. Luoghi dove non dovrebbe vigere l'anonimato
cittadino e la rete sociale dovrebbe essere più forte, di sostegno alle
famiglie. Luoghi nei quali se sei in difficoltà dovrebbe essere più
facile trovare qualcuno che ti ascolti. I paesi, la "provincia" - come
si suol dire- sono caratterizzati da una curiosità e un pettegolezzo che
nella città vengono meno, ma solitamente sono la controparte di una
maggiore solidarietà.
Personalmente credo che, al di là del
dolorosissimo evento in merito al quale ritengo si debba solo tacere per
pietas, andrebbero fatte delle riflessioni sulla solitudine nella quale
sono lasciate le persone e le famiglie, spesso senza luoghi d confronto
per affrontare le difficoltà che s vengono a creare nel quotidiano e
nel cammino che si percorre insieme.
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