Quando l'invidia muove le persone allora queste agiscono senza prendere in considerazione il risultato del loro movimento.
Solitamente si biasima che agisce impulsivamente, colui o colei che senza riflettere a fondo entra " a gamba tesa" nelle situazioni, sperando di risolverle in modo ecclatante. Spesso costui si fa del male da solo oppure finisce per ferire qualcuno accanto a sè, ma alla base di questa modalità rimane un desiderio risolutorio, quindi un'idea di "costruzione"
E' molto più pericoloso, a mio parere, chi mosso dall'invidia pianifica le proprie azioni sapendo di fare del male ed elaborando strategie che non sono mai costruttive, nemmeno nell'intenzione. Costui vuol solo "distruggere" per il puro piacere di farlo, per una malcelato desiderio di potere . Quanto più utile sarebbe per sè e per gli altri impiegare le proprie energie in azioni positive, tenendo anche conto del fatto che ognuno sa benissimo valutare con la propria testa e che buttando fango in faccia al prossimo se il vento gira rischia di venirti addosso con maggiore intensità.
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