Genitori di adolescenti spesso chiedono un aiuto che va ben oltre il supporto scolastico, hanno bisogno di conferme sul loro essere padri e madri, cercano alleati per il loro agire. Manca loro un luogo di confronto, uno spazio dove poter condividere la fatica del quotidiano e quando trovano una porta leggermente socchiusa vi mettono il piede e alcuni danno anche una spallata.
La mia posizione è estremamente precaria, sono in bilico tra le sollecitazioni che mi mandano i ragazzi e le richieste pressanti di alcune famiglie, che vorrebbero dai loro figli livelli di performance sempre altissimi.
Tessere rapporti di fiducia con gli adolescenti non è sempre immediato, occorre molta empatia e capacità di ascolto, ma anche saper riportare al "qui ed ora" che nel caso specifico è il lavoro di recupero scolastico. Ma questo deve laasciare spazio anche ad un rapporto amicale nel quale l'adulto sa condurre senza mai cadere nell'eccesso.
Il giovane studente deve comprendere nel vissuto che è capace e che "vale", solo in questo modo riuscirà a valorizzarsi e comprendere ciò che desidera diventare. Solo a questo punto lo studio acquisisce valore reale per lui.
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