Può capitare che dei giovani si incontrino e stringano amicizia intorno ad una versione di latino o a calcoli algebrici? e che decidano di continuare a frequentarsi anche con un vocabolario ed una calcolatrice tra le mani? e che tutti insieme si decida di dare una mano per far crescere un progetto, magari proprio legato ai libri ed al sapere? si, capita. Nella periferia di Milano, in un quartiere piccolo piccolo che sembra un villaggio, là nell'angolo tra lo stadio e la tangenziale. Capita perchè non è vero che i giovani non amano lo studio, che sono incostanti e vanesi, interessati solo a futili divertimenti.
Mi è dato di vivere questa esperienza, una delle più belle di un'intera vita. Una di quelle cose che ti fa dimenticare la fatica di combattere ogni giorno per "mandare avanti la baracca", di far quadrare i conti, di ritrovarsi alle dieci di sera a parlare al telefono con genitori che sono più in crisi dei loro figli, di percorrere chilometri in motorino sotto la pioggia per correre a fare un'ultima lezione.
I ragazzi hanno delle risorse incredibili, sono loro le vere Nuove Risorse. E ci vuole veramente poco per aiutarli a scoprirle e farle emergere.
Questo è il nostro ruolo, questa la bellezza di un lavoro che ha significato, che da' significato.
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