In questi giorni Nuove Risorse compie quattro anni di vita, anni durante i quali sono accaduti molti eventi, si sono succedute volti, storie, persone, incontri.
Nuove Risorse è stata una scommessa, giocata con me stessa in uno dei momenti più bui della mia vita, nella quale ho investito la speranza di una vita futura, ma pian piano ha preso forma ed ora è divenuta una realtà viva nel quartiere di Quinto Romano, un punto di incontro e riferimento per molte persone.
Il mio pensiero in questi giorni va a tutti coloro che in qualche modo hanno camminato con me, alcuni lavorando fattivamente, altri semplicemente essendoci. In questi anni ho incontrato anche qualcuno che ha pensato di lucrare su Nuove Risorse, ma è rimasto certamente deluso, perchè non è proprio quello il nostro stile.
Un grazie particolare va alle mie socie storiche, Donatella e Simona, che con il loro esserci hanno permesso la realizzazione di questo progetto. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno donato tempo e denaro, hanno creduto che tutto ciò fosse possibile, ai collaboratori - Matteo e Alessandra in testa- , ai volontari, ai genitori che ci hanno affidato i loro figli, ai ragazzi che si sono messi in gioco.
Proprio in questi giorni Federico, il primo ragazzo che è arrivato in cooperativa e che scherzosamente definiamo "il vicepresidente" mi ha detto: " quanta strada abbiamo fatto, ti ricordi quando facevamo i compiti nella saletta dell'oratorio? Adesso è bello, da grande mi piacerebbe fare delle cose qui, ridare quello che ho ricevuto" . E proprio tra poco un ex-allievo del corso di chitarra comincerà a lavorare con altri ragazzi, realizzando già il desiderio di Federico.
Qualcuno dice di me che sono un'idealista ed una sognatrice, ma questi piccoli fatti mi inducono a credere che ogni cosa si possa realizzare se ci si crede davvero e se non si ha paura di faticare.
Per questo il mio grazie più grande va alla persona che con il suo esempio di vita mi ha insegnato il valore dell'onesta e della correttezza nel lavoro, l'infaticabilità e lo spirito di servizio, la persona alla cui memoria vorrei dedicare questi anni di lavoro, mio marito.
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