Vorrei parlare oggi della speranza...Bellissima parola, un po' in disuso mi pare, sostituita da rassegnazione o monotonia, noia.
La speranza è quella che ti fa ricordare che dietro le nubi brilla sempre il sole, che laggiù il fiume arriva al mare e che dopo i rigori dell'inverno le gemme torneranno sugli alberi.
La speranza è quando scopri di essere malato e dentro di te senti forte che devi combattere per andare avanti, per non perdere la meraviglia di un solo giorno.
La speranza è quando ti dicono che non avrai mai un figlio ma scopri dentro di te che il sorriso di ogni bimbo è vita .
La speranza è quando vedi tuo figlio andarsene di casa ma perchè deve diventare un uomo.
La speranza è quando il sole sembra che bruci forte, ma sai che poi la terra gira e ritorna l'ombra.
La speranza sei tu, che ogni mattina al risveglio senti la vita scorrere.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino. P. Coehlo
domenica 27 settembre 2009
giovedì 24 settembre 2009
Luce
azzurro irrompe nella notte
uno squarcio di luce
è la vita che ritorna
impalpabile polvere
di cristallo
è divenuta ora stella
in un cielo che albeggia
uno squarcio di luce
è la vita che ritorna
impalpabile polvere
di cristallo
è divenuta ora stella
in un cielo che albeggia
giovedì 17 settembre 2009
morti in guerra
"noi siamo addestrati per fare i soldati, siamo dei professionisti e mettiamo in cantiere che potremo morire"...il resto mi sembrano tutte parole vuote, luoghi comuni da sgombrare.
Oltre il dispiacere umano per la perdita di ogni vita, e che è giusto oltre che legittimo, credo sia fondamentale ricordare che chi parte lo fa per libera scelta e non per imposizione. In ogni occasione emerge il gusto italiano per il melodramma, ma occorre fermarsi a riflettere secondo la mia modesta opinione a su come si possa pensare di portare la pace con l'ausilio delle armi.
Questa è, ritengo, la più grossa "panzana" che tentino di rifilarci.
Oltre il dispiacere umano per la perdita di ogni vita, e che è giusto oltre che legittimo, credo sia fondamentale ricordare che chi parte lo fa per libera scelta e non per imposizione. In ogni occasione emerge il gusto italiano per il melodramma, ma occorre fermarsi a riflettere secondo la mia modesta opinione a su come si possa pensare di portare la pace con l'ausilio delle armi.
Questa è, ritengo, la più grossa "panzana" che tentino di rifilarci.
mercoledì 16 settembre 2009
Presa Diretta - "Terremoto" - Rai 3 - 13/08/09 - Costruire in Calabria - Parte 1
Questa è l'Italia...non serve nemmeno commentare
Antonello Venditti - Settembre
la pioggia cade e trascina via tutte le speranze e i sogni, lava il dolore...
giovedì 3 settembre 2009
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