Stamane girando per lavoro mi sono imbattuta in due "fatti" che per quanto diversi tra di loro mi hanno fatto molto riflettere.
Il primo riguarda lo sgomebro in atto nella strada dove abito di un edificio occupato da persone extra-comunitarie, molto invise alla gente del quartiere e anche accusate di essere le responsabili in toto di alcuni eventi che si sono verificati negli ultimi tempi, tipo furti ecc. A parte il fatto che da che mi ricordo - essendo nata e cresciuta in questa parte della periferia milanese - fatti negativi ce ne sono sempre stati, ciò che mi ha colpito è l'apparato di guerra che ho viso schierato stamane: polizia, vigili del fuoco, vigili urbani, ambulanze: davvero impressionante e , a mio parere, un po' sovradimensionato.
Il secondo episodio in un comune limitrofo : la municipalità ha attivato da poco un servizio di navetta per i residenti e sistematicamente vengono divelte le "palette" delle fermate, cioè quei cartelli verticali che indicano il luogo di transito del bue. A quanto pare ciò non è opera di ragazzi nè di vandali generici, bensì di qualcuno che vuole danneggiare questo utile servizio, avviato certo in campagna elettorale, ma comunque efficace per i molti anziani che si muovono su quel territorio.
Questi i fatti. Riflessione che balza alla testa: in una società civile è possibile che non ci si riesca ad accordare per offrire una qualità di vita a tutti ? Ha qualche significato a me incomprensibile mettere la città in stato di guerra , se non quello di volere creare tensione e paura? Riteniamo forse il farci "dispetti" a scapito dei più fragili un segno di evoluzione?
Forse prima di pensare al futuro che vogliamo avere dovremmo ricordarci del passato che abbiamo avuto, delle guerre per futili motivi, dei genocidi, del razzismo ..della semplice possibilità di dialogare e confrontarsi.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino. P. Coehlo
martedì 26 maggio 2009
lunedì 18 maggio 2009
Notizia fresca di oggi, GR1 ore 13: nelle Università italiane i futuri studenti sono sottoposti a test di ingresso, assolutamente non selettivi, ma solamente utili per un orientamento nella scelta degli studi.
Ovviamente da questi test risultano gravi lacune nella preparazione, dovuta a mancanza di basi nelle scuole precedenti. In particolare vengono evidenziati grossi errori di sintassi e grammaticali.
Nulla di tutto questo ci stupisce, il livello della scuola sta pericolosamente rovinando verso il basso e l'osservatorio privilegiato di Nuove Risorse con i servizi didattici che offre agli studenti non può che confermare quanto evidenziato dal servizio radiofonico.
La tragedia è che in 4 Università su 10 non vengono assolutamente tenuti in considerazione i risultati dei test, mentre nelle altre si propongono percorsi di recupero ad hoc prima di affrontare qualsivoglia esame.
Ma l'Università non era il luogo eccelso degli studi?..Tocca ora che si occupi anche di mettersi ad insegnare la grammatica italiana?
Non ho parole, questa volta non ho davvero parole!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ovviamente da questi test risultano gravi lacune nella preparazione, dovuta a mancanza di basi nelle scuole precedenti. In particolare vengono evidenziati grossi errori di sintassi e grammaticali.
Nulla di tutto questo ci stupisce, il livello della scuola sta pericolosamente rovinando verso il basso e l'osservatorio privilegiato di Nuove Risorse con i servizi didattici che offre agli studenti non può che confermare quanto evidenziato dal servizio radiofonico.
La tragedia è che in 4 Università su 10 non vengono assolutamente tenuti in considerazione i risultati dei test, mentre nelle altre si propongono percorsi di recupero ad hoc prima di affrontare qualsivoglia esame.
Ma l'Università non era il luogo eccelso degli studi?..Tocca ora che si occupi anche di mettersi ad insegnare la grammatica italiana?
Non ho parole, questa volta non ho davvero parole!!!!!!!!!!!!!!!!!!
lunedì 11 maggio 2009
Reecentemente un amico mi ha chiesto come mai il mio cuore non si è ancora indurito, con tutte le esperienze che ho passato. Non ho saputo rispondergli che con il mio grande amore per la vita, che ogni mattina si presenta a me come uno scrigno pieno di tesori, ma credo che questo valga per tutti.
Ogni giorno abbiamo la possibilità di scoprire delle bellezze, che sono intorno a noi, nelle persone che incontriamo e nei fatto che ci accadono.
Certo i dolori potrebbero indurire i nostri cuori, tuttavia ritengo che il pericolo maggiore che corriamo sia la paura: è la paura che ci blocca, la paura di soffrire e non tanto il dolore in sè stesso. La paura di lasciarci coinvolgere, di mettere in discussione le nostre certezze, di non sapere come porsi agli altri. E credo che questo valga per tutti le situazioni che ci troviamo a vivere: il lavoro, i figli, gli amici, i vicini di casa, gli amori, la malattia e la morte.
Solo se supereremo queste paure che ci bloccano, che talora sono come catene che ci tengono legati e ci impediscono di andare verso gli altri , potremo vivere con pienezza, alzarci ogni mattino con il pensiero che qualsiasi cosa ci accade è comunque un dono.
Ogni giorno abbiamo la possibilità di scoprire delle bellezze, che sono intorno a noi, nelle persone che incontriamo e nei fatto che ci accadono.
Certo i dolori potrebbero indurire i nostri cuori, tuttavia ritengo che il pericolo maggiore che corriamo sia la paura: è la paura che ci blocca, la paura di soffrire e non tanto il dolore in sè stesso. La paura di lasciarci coinvolgere, di mettere in discussione le nostre certezze, di non sapere come porsi agli altri. E credo che questo valga per tutti le situazioni che ci troviamo a vivere: il lavoro, i figli, gli amici, i vicini di casa, gli amori, la malattia e la morte.
Solo se supereremo queste paure che ci bloccano, che talora sono come catene che ci tengono legati e ci impediscono di andare verso gli altri , potremo vivere con pienezza, alzarci ogni mattino con il pensiero che qualsiasi cosa ci accade è comunque un dono.
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